mercoledì 21 ottobre 2009

C'era una volta nonno Pasquale...

A Castellammare di Stabia erano i difficili anni del dopoguerra.
Appassionato sognatore come solo i giovani sanno essere, Pasquale era nato e cresciuto in questo vivace paesino del napoletano, poi aveva trovato moglie e persino un buon lavoro da salumiere.
Per chi ha conosciuto mio nonno, però, non è difficile immaginare che la sua incontenibile voglia di fare avrebbe disegnato ben altra strada per il suo destino.

Ben presto decise di andare via, si trasferì a Terracina e divenne cameriere in quel che era il bar più in voga di quest'incantevole cittadina di mare, il Bar Centrale. Simpatico e affabile, Pasquale piaceva moltissimo ai clienti, ma fu nel retrobottega che si rivelò il suo più grande talento: un'innata curiosità lo spinse a cimentarsi nell'arte del gelato, né ci volle molto perché le sue morbide e deliziose creazioni divenissero apprezzatissime.

Qualche anno dopo fu la volta della pasticceria.
L'appartamento in cui abitava con la sua famiglia, sempre più numerosa, si trovava proprio sopra un panificio: l'idea di rinnovare la tradizione dolciaria delle sue origini e sperimentare nuove ghiottonerie solleticò Pasquale, al punto che di lì a poco organizzò il primo laboratorio di gelateria e pasticceria firmate Somma.
Casa e bottega, come si suol dire, dove quattro marmocchi gironzolavano tutto il giorno tra creme e gelati, zucchero a velo e panna montata, pan di Spagna e bigné.
In ordine d'età, erano Nello, Giancarlo, Maurizio e Roberto.
Ma questa è un'altra storia...

Vi lascio, però, con la storica Filastrocca, inventata da nonno Pasquale, che diventò il primo slogan pubblicitario della Gelateria e Pasticceria Somma:

“Il gelato più squisito
non lo trovi in nessun sito
e del cono ancor più vale
se è servito da Pasquale.
In via Roma troverete
tutto quello che vorrete:
panna, crema, zabaione
o pistacchio oppur limone.”


:)