mercoledì 24 novembre 2010

Cioccolato: variazioni sul tema

Non c’è distinzione che tenga. Maschi e femmine, grandi e piccini, ricchi e poveri: il cioccolato è il peccato di gola a cui ci abbandoniamo con grande soddisfazione da più di cinque secoli.

Almeno per quanto ci riguarda.

Eh sì, perché in realtà bisogna andare a ritroso nella storia per ben quattromila anni per scoprire che l’albero del cacao cresceva sulle sponde dei fiumi Orinoco e Rio delle Amazzoni già prima della nascita di Cristo e che, da lì, conquistò l’universo simbolico di Maya e Aztechi – per i quali fu bevanda magica, rito propiziatorio e persino moneta di scambio –, giungendo nel vecchio continente solo alla metà del XVI secolo.

Chocolate in inglese, choklad in svedese, kokòlade in ceco, zsekolada in polacco, schokolade in tedesco, sokolata in greco, tchyaokeuli in cinese e questo curioso viaggio potrebbe continuare tra le lingue di tutto il mondo, la cioccolata è l’unica cosa che, in un sol boccone, dona piacere a corpo e anima, regalando buonumore e energia persino alle nostre giornate più spente!

Ma torniamo alla scoperta dell’America e al primo incontro degli europei con il cioccolato: una bevanda amara, piccante, schiumosa, da bere tutto d’un fiato per lasciare sul fondo della tazza quel fastidioso residuo terroso.

Ancora una volta, furono conventi e monasteri gli speciali laboratori in cui prese forma la dolce bontà che, oggi, conosciamo sotto il nome di “cioccolata”: ingentilita da zucchero, scorze d’agrumi e raffinati aromi, divenne di gran moda in nobili salotti e caffè di tutta Europa.

Dalla tazza alla tavoletta la condusse invece l’innovazione tecnologica dell’era industriale. Da allora il cioccolato si è fatto crema, gelato, ingrediente prezioso e farcitura di torte e pasticcini e, grazie alla fantasia di tanti mastri cioccolatieri, ci delizia in irresistibili cioccolatini e praline per ogni gusto…












Beviamoci su!

Cosa si può sorseggiare accanto a un gusto complesso, intenso e riccamente aromatico come quello del cioccolato?

Sommelier e professionisti dell’abbinamento enogastronomico suggeriscono rum, cognac e armagnac, whisky e distillati, magari se invecchiati in barrique.

Ricercato è anche l’incontro con il Barolo Chinato o, per gli amanti dei vini bianchi, con passiti e profumate vendemmie tardive, mentre se preferite qualcosa di analcolico... non c’è cosa migliore di un buon caffè!


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